sabato 19 febbraio 2011

FANTAFUMETTI


Qualche anno fa la casa editrice Free Books ha stampato alcuni eleganti volumi contenenti la ristampa dei comicbook di Star Trek editi a fine anni Sessanta dalla Gold Key, all'epoca una della maggiori produttrici americane di fumetti.
Il disegno è datato, i colori sono kitsch, le trame infantili, eppure… questa raccolta è un piccolo gioiello. Vi si respira infatti tutto l'entusiamo ingenuo dell'epoca, il fascino per il fantastico e il mistero, la meraviglia di fronte ai mondi sconosciuti, l'eroismo improbabile dei protagonisti, l'amore per l'avventura e l'esplorazione. I comicbook della Gold Key sono il passaporto per un viaggio nel tempo, un salto in un passato in cui la fantascienza era ancora meraviglia e bastavano un pizzico di fantasia e una matita per portarla sulla carta. A questo si aggiunge la possibilità di riscoprire i lavori di alcuni autori italiani – Zaccaria, Giolitti e Ticci – che all'epoca lavoravano per il mercato statunitense, e la cui produzione a stelle e strisce è poco nota da noi. Forse non ci crederete, ma, sfogliando le pagine di questi volumi, mi è parso quasi di sentire l'odore dalla carta economica e giallognola dei vecchi comicbook, reperti archeologici che all'epoca costavano solo 12 centesimi, e che per essere acquistati oggi nel mercato del collezionismo richiederebbero invece lo stipendio di un calciatore.

PS
La prima immagine è una tavola di Nevio Zaccara, la seconda una splash page di Alberto Giolitti.

2 commenti:

  1. Zeccara! L'ho sgamato subito!! Quanto l'ho amato sul Giornalino... ho un bisogno fisico di rivedere tutta la sua opera omnia, fate qualcosa, vi prego...

    Ah, naturalmente grande blog, Davide... anche se da vecchio obiettore di coscienza aborro anche le armi giocattolo (ma su cui sono più comprensivo)

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  2. Anch'io sono un vecchio obiettore (di quando l'obiezione era ancora "punitiva", visto che durava il doppio del servizio di leva), ma le ray gun (non le armi giocattolo in genere) partono da un'altra filosofia (perlomeno per quel che mi riguarda) che svelerò in uno dei prossimi post. Comunque, abbasso le armi vere.

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